Asta di Antiquariato

Prima Sessione - 2024-03-05 15:00:00- dal lotto 1 al lotto 174
Lotto 65
CENCETTI ADALBERTO (1847-1907)
Il gioiello della vedova
gruppo in marmo statuario
firmato e titolato nella base
cm.40x40 h.120
poggiante su capitello in marmo di epoca posteriore
h. cm.42


Il gesso della statua fu esposto dall'autore all'esposizione nazionale di Belle Arti a Torino nel 1880 che ebbe un vasto eco soprattutto grazie alla costante attenzione dell'"Illustrazione italiana" che già nel numero dell'11 Aprile iniziava ad occuparsi dei preparativi dell'esposizione definendola come "la più meravigliosa meraviglia, la più completa, la più ricca mostra del genio artistico italiano".
L'opera, menzionata ed illustrata nel volume "Ricordo della esposizione nazionale di belle arti di Torino 1880" edito a Milano dai fratelli Treves, suscitò talmente tanta ammirazione ed emozione che il poeta Edmondo De Amicis nel suo libro "Poesie" del 1882 volle dedicargli addirittura una poesia intitolata appunto "Il gioiello della vedova, gruppo di Adalberto Cencetti da Roma":

Ecco l'angelo mio torna da scuola,
Povero bimbo, con i librini al braccio
A salutarlo dal balcon m'affaccio,
Ei mi vede, sorride e si consola.

Oh vieni bimbo, affretta il passo, vola,
Un lungo anno mi par che non t'abbraccio!
A te dinnanzi freno il pianto e taccio,
Ma quando manchi tu son così sola!

Qua, ch'io ti stringa, ch'io ti stringa ancora,
Povero bimbo senza padre! Iddio
Vede l'immenso amor che mi divora!

Qua ch'io singhiozzi sul tuo capo biondo,
Figlio, fratello, amico, angiolo mio,
Unica gioia che mi resti al mondo

L'opera verrà poi premiata anche al Salone di Parigi del 1902.
40000 €

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