Antiquariato e Arte Orientale

Prima Sessione - 2021-09-27 15:00:00- dal lotto 1 al lotto 255
Seconda Sessione - 2021-09-27 17:30:00- dal lotto 256 al lotto 417
Lotto 180
PIOLA PELLEGRO (1617-1640)
Madonna col Bambino
(La Vergine Immacolata con il Salvator Mundi)
Olio su tela, cm 160x120

Una Madonna statuaria risulta monumentale per come si pone al riguardante, con una visione lievemente dal basso verso l'alto. Eppure sorride, e fa altrettanto il piccolo Gesù, addolcendo l'immagine che assume così un tono maggiormente colloquiale, a dispetto del primo impatto di grande austerità nella composizione, così essenziale e rigorosa nella scelta di un fondo neutro così che le due sagome vi si staglino con decisione.
La Madonna siede su uno sgabello che pare semplice, come in un'umile casa qualsiasi. Ma quella seduta è posta su un piedistallo, su una sorta di balaustra che segna il limite inferiore
dello spazio scenico. E tra i piedi della Vergine s'insinua la serpe che allude al male sconfitto, calpestato. Come a ricordarci che colei che ci sta
davanti non è una madre qualsiasi, ma l'Immacolata, a cui il Bimbo porge una rosa. Non solo perché è il fiore più bello, ma perché è attributo di Maria, 'rosa mistica', secondo quanto recitano le Litanie.
Quanto a Gesù, colto come di sorpresa dallo sguardo rapace del pittore, si rivolge a noi, e nel porgere la rosa alla Madre, riceve un piccolo globo con una croce, suo attributo di sovranità come Salvator Mundi.
Questo strabiliante mix di teatralità e naturalezza, di classicità e verismo esce dalla mente e dal pennello di un pittore morto a soli 24
anni, ma molto lodato dai contemporanei: Pellegro Piola fratello maggiore di Domenico, di cui è certamente meno noto e assai più raro.
Raffaele Soprani ricorda il 'suo virtuoso talento', e nella sua 'vita' edita nel 1674 scrive: 'haveva lo sudioso giovane habilità non
ordinaria'. Inoltre, ci fornisce una dettagliata descrizione di alcune sue opere esposte al pubblico, tutt'ora rintracciabili e dunque
riferimenti certi per la ricostruzione di altre che gli vanno attribuite. Tra queste, l'inedito qui presentato è un ritrovamento di qualità e quanto mai coerente con le peculiarità stilistiche di questo pittore. Basterà confrontarlo con la cosiddetta Madonna degli Orefici, già nell'omonima via e ora presso l'Accademia Ligustica, citato dal
Soprani (fig. 1), o con la Sacra Famiglia con San Giovannino della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, aggiunto più di recente dalla critica contemporanea a Pellegro (fig. 2). Infine, si segnala l'esistenza di una versione autografa quasi identica alla presente anche per formato (fig. 3), già riconosciuta da chi scrive al pittore.

Anna Orlando 2015
15000 €

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